31 ottobre 2015 - Chiesa Sant'Onofrio - Incontri con l'autore Presentazione dei volumi "La verità forse" e "Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce" di Giancristiano Desiderio
Due pregevoli volumi in vetrina. Presentazione in anteprima di “La verità, forse” Piccola enciclopedia del sapere filosofico dai Greci allo storicismo, pubblicato qualche settimana fa e argomentazioni sul pluripremiato libro la “Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce” pubblicato nel 2014, entrambi scritti da Giancristiano Desiderio. Morcone, 31 ottobre ore 19,00, Chiesa di Sant’Onofrio, appena dopo la messa pomeridiana, è iniziata l’interessante e partecipata serata, organizzata dall’Associazione “Adotta il tuo Paese”. Ad aprire i lavori e a salutare il pubblico presente, il presidente dell’Associazione Ruggiero Cataldi; al tavolo degli oratori, il filosofo Corrado Ocone , l’autore Giancristiano Desiderio e la giornalista Luella De Ciampis che ha svolto anche il ruolo di moderatore. Presente, nelle prime file una nutrita rappresentanza degli studenti del Liceo scientifico accompagnati da numerosi insegnanti. Luella De Ciampis, nel tracciare il profilo dei relatori e nel commentare brevemente i due testi ha invitato il prof. Ocone a prendere la parola. La sua dotta relazione ha fatto da apripista all’intervento dell’autore che, da grande comunicatore ha saputo tenere alta l’attenzione del pubblico presente. “Il filosofo non ha nulla di più – forse ha qualcosa di meno – di quanto abbiano gli altri uomini. Allora, cosa gli si può riconoscere che sia propriamente suo?” e ancora “ Il pensiero è il sapere della vita perché la filosofia non è una dottrina ma una funzione vitale…è bene che il filosofo, fortificatosi l’intelletto nell’attività distinguente , pratichi un mestiere secondo i suoi interessi o le sue attitudini o, perché no, secondo il caso: che abbia anche lui il suo posto nel mondo e che sia, appunto, un critico, un giornalista, un insegnante, un economista, un dirigente, un avvocato, un medico, un imprenditore, un artigiano ,un contadino, un operaio, insomma, uno che lavora. La filosofia gli sarà utile per il lavoro e il lavoro arricchirà la filosofia. Le due cose per chi ha maturato una coscienza storicista del pensiero, vanno sempre di pari passo dal momento che la stessa verità non si dà senza che sia lavorata”. Questi e molti altri i passaggi di Giancristiano Desiderio sul suo ultimo lavoro “La verità, forse” che tratta una delle questioni più discusse della filosofia. Egli però non si occupa di una concezione accademica della verità, bensì di una umana concezione della verità come storia che, al di là delle incomprensioni, consente di intenderci su cose essenziali come la vita e la morte, la verità e la dipendenza, l’amore e l’odio, gli affari e la giustizia, la tolleranza e il conflitto. In questo senso la verità è una interna necessità degli uomini per vivere. Quindi passa a trattare altre argomentazioni e a dare altri spunti sui contenuti dell’altro libro in vetrina, quello sulla vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce. Racconta il percorso di fede e di passione di Croce, mostra come in lui vita e pensiero furono, alla maniera dei filosofi antichi, vita filosofica. L’esistenza di Croce fu tutta attraversata da un’angoscia cronica, prima selvatica e fiera e poi domestica e mite. La sua vita affettiva dà il tono musicale alla filosofia dello spirito, che si alimenta, in maniera profonda, del lungo amore per Angelina Zampanelli e della morte di lei, dell’amicizia e della rottura con Gentile, dell’amore coniugale e dell’etica del lavoro. La sua storia personale incarna il senso migliore della storia moderna del nostro Paese, perché Croce è l’italiano della verità e della libertà che si oppone alla tracotanza del potere. La discussione che è seguita è stata vivace e interessante. Molti sono stati gli interventi dei presenti in sala con proiezione anche di un video di introduzione ai rapporti che Croce aveva intrattenuto con Albert Einstain; considerazioni, interrogativi e richieste di spiegazioni a cui i relatori, con grande abilità e indiscussa preparazione, hanno dato riscontro. Una gran bella serata che è stata realizzata anche con la collaborazione della Biblioteca comunale, del Forum dei Giovani e con il patrocinio del comune di Morcone. Ruggiero Cataldi